Creare un blog WordPress: guida con 12 step

Creare un blog da zero con WordPress e guadagnare con esso non è pura utopia. So che l’idea di aprire un blog potrebbe sembrarti difficile ed è per questo motivo che ho deciso di condividere con te questa guida.

Avrai tante domande come “Come si crea un blog“, “e dopo cosa scrivo“, “e se fosse una gran perdita di tempo“, “ma io di programmazione non ne capisco nulla“, “cos’è un dominio e con l’hosting cosa devo farci“… non preoccuparti, ho risposto a tutte queste domande, e molte altre ancora, in questa guida per la realizzazione di un blog con WordPress.

Alla fine dell’articolo avrai tutti gli strumenti per poter iniziare questa nuova avventura, avviando un blog al fine di guadagnare.

Passi per creare un blog con WordPress

Cliccando su ognuno di questi punti arriverai nella parte dell’articolo da te desiderata.

Indice

Come posso iniziare a creare un blog WordPress?

Eccoci nel vivo dell’argomento. Voglio essere molto franca con te: creare un blog e guadagnarci a tal punto di poter vivere di questo, non è per niente facile, ma non è impossibile.

Per creare un blog di successo è necessario che tu ci metta tanto impegno e soprattutto che tu sia costante.

Lì fuori, nel web, ci sono X innumerevoli di competitor che avranno iniziato prima di te.

Non demoralizzarti: se impiegherai il 100% delle tue forze, se davvero crederai in questo tuo progetto, allora troverai il modo per avere successo.

01. Scegli l’argomento del blog

Di cosa vorresti parlare nel tuo blog?

Questo è un punto cruciale, il più importante direi.

Prenditi tutto il tempo per rispondere a questa domanda, non aver fretta di mettere su un blog senza prima aver definito in quale nicchia collocarlo.

Chiediti quali siano le tue competenze ed in che modo i contenuti che scriverai potranno essere utili al lettore.

Scrivi di ciò che ti appassiona

Se la nicchia da te scelta non ti appassiona, a lungo andare diventerà un peso per te pubblicare un post regolarmente.

Quindi il mio consiglio è quello di prendere carta e penna e mettere giù una lista di quelli che potrebbero essere gli argomenti che vorresti condividere nelle pagine del tuo blog.

Scrivere un articolo sul tuo blog non deve essere una forzatura, deve essere piacevole. Se diventa una forzatura vedrai che con l’andare del tempo gli articoli diventeranno noiosi ed i lettori lo capiranno e non avranno più stimoli per completare la lettura.

I competitor cosa fanno

Quello che devi sapere prima di iniziare a pubblicare il tuo blog è se la nicchia che hai scelto può convertire.

Una via più semplice per capire se questo è possibile, è quella di guardare i competitor che trattano il nostro stesso argomento.

Come fanno i tuoi competitor a guadagnare? Offrono dei servizi a pagamento, hanno suggerito dei prodotti da acquistare tramite un link esterno? Hanno dei banner pubblicitari in tutte le pagine e questi banner sono attinenti al contenuto?

Come già detto, sul modo di guadagnare ne parlerò meglio al punto 11 di questo articolo. Per il momento concentrati su come stanno monetizzando i tuoi competitor.

Fai una ricerca per verificare il volume di ricerca mensile su Google

La cosa che farà sopravvivere il tuo blog e che ti permetterà di guadagnare è il numero di visite.

Se non hai una buona quantità di visite giornaliere o mensili, non potrai ottenere dei ricavi.

Come faccio a capire se la nicchia che ho scelto ha un buon volume di ricerca?

Esistono dei tool online che ti permettono di scoprire il volume di una parola chiave.

Il volume è il numero di visite stimate provenienti dai motori di ricerca; mentre le parole chiave (che sentirai nominare anche come keywords) sono le parole con la quale le persone cercano all’interno dei motori di ricerca.

Lo strumento migliore nel mercato italiano con il quale puoi cercare il volume delle keywords è SeoZoom.

Come funziona?

Vai su seozoom.it e crea un account. I primi 15 giorni sono gratuiti.

Nella barra di ricerca inserisci la keyword che corrisponde all’argomento generale del tuo blog. Se per esempio il blog che vuoi creare parla di viaggi, andiamo a vedere se effettivamente la keyword “viaggi” ha un buon volume mensile.

Effettivamente, come puoi intuire dal grafico qui sopra, la keyword “viaggi” ha un volume molto ampio. Il suo volume medio si aggira attorno alle 22.2 mila.

Allo stesso modo l’opportunità che hai, con la parola chiave “viaggi”, di poterti piazzare nella prima pagina dei risultati di Google, è pari a 0. Questo perché nei primi risultati sono presenti dei competitor di alto livello.

Quello che dobbiamo fare noi non è creare un blog con l’intento di farci trovare su Google dalla parola “viaggi”. Il nostro scopo sarà quello di trovare una nicchia specifica non difficile e soprattutto non satura.

È chiaro che più semplice, specifica e meno satura sarà la nicchia, più il suo volume sarà basso.

Attenzione: Verifica che ci siano competitor!
La mancanza di competitor (eccetto casi rari) potrebbe farti capire che quella non è una buona nicchia su cui concentrarsi.

Dunque dobbiamo trovare una nicchia più specifica. Rimanendo sul tema “viaggi”, potremmo dire una nicchia che potrebbe far al caso nostro è “viaggiare da soli”.

In definitiva possiamo dire che con il mio esempio potrai aprire un blog di viaggi di nicchia che parlerà di come viaggiare da soli in tutto il mondo.

Andiamo quindi a fare una ricerca più approfondita della keyword “viaggiare da soli”:

Trova una nicchia remunerativa

Se sei arrivato in questo articolo è perché necessiti di creare un blog e di capire come poter fare soldi con esso.

Pubblicare un sito senza avere la minima idea di come convertire le visite in guadagno non è proprio la via corretta.

Quello che sto cercando di dirti è che se vuoi guadagnare online con un blog, devi prima di tutto capire se la tua nicchia può farti guadagnare, e dunque fare delle ricerche in tal senso.

La domanda da fare a te stesso è: questa nicchia mi farà guadagnare?

E come scopri se effettivamente l’argomento scelto ti porterà dei guadagni?

Con un blog puoi guadagnare in diversi modi. Ti faccio un elenco molto esemplificativo:

  • Banner pubblicitari
  • Vendita prodotti
  • Vendita servizi
  • Affiliazioni

Prima di tutto devi verificare se ci sono prodotti o servizi che puoi offrire o suggerire.

I prodotti o servizi in questione possono essere tuoi oppure possono appartenere ad altre aziende che promuoverai grazie all’affiliate marketing. Ma di questo ne parlerò in maniera più approfondita al punto 11 di questo articolo.

Dopo aver trovato la tua nicchia (punto 01-d) adesso devi capire se è profittevole, ovvero se riuscirai a guadagnarci.

Non devi scoprirlo dopo, quando hai iniziato, devi capirlo prima.

Come fare a capire se riuscirò a guadagnarci con la nicchia scelta?

Rimaniamo sempre sull’esempio “viaggiare da soli”. Un blog di viaggi cosa potrebbe offrire ai propri visitatori? Come potresti monetizzare?

02. Nome del blog

Subito dopo aver trovato la tua nicchia, dovrai pensare al nome da dare al blog.

Solitamente il nome del blog corriponde al nome del dominio, ovvero quella parte dell’indirizzo che andrai a comporre subito dopo il www.

Il nome del mio dominio è gloriaingrassia.com (con estensione .com) e l’indirizzo URL esteso è https://www.gloriaingrassia.com

Utilizza il tuo nome

Aprire un blog con il proprio nome e cognome significa voler puntare su sè stessi. Il nome ed il cognome di una persona potrebbe essere più incisivo.

Generalmente nome+cognome viene utilizzato da chi ha una professione. Ad esempio io ho aperto il mio blog con nome+cognome perché sono una web designer e voglio essere identificata con il mio nome.

Generalmente web designer, sviluppatori, fotografi, e qualunque altra professione digitale, registrano il proprio sito con il loro nome.

Non è una regola assoluta, infatti ci sono diverse travel blogger che hanno aperto il loro blog con nome+cognome, questo perché il loro blog è la loro principale attività.

Ti consiglio di utilizzare il tuo nome se gli argomenti che tratterai all’interno del sito rispecchiano la tua attività principale.

Componi il nome

Il nome del blog è importante ed a volte la sua scelta potrebbe rivelarsi ardua.

Per aiutarti con la composizione di un nome, tieni in mente la nicchia ed il target:

  • Identifica l’argomento principale del tuo blog (viaggi, salute, business online, gravidanza, moda, fai da te, ecc…)
  • Identifica il target di riferimento del blog (esempio: mamme freelance, viaggiatori in solitaria, coppie sposate, donne single, ecc…)
  • Identifica la provenienza del pubblico (regioni, città, stati)
  • Utilizza degli elementi o aggettivi (ultimo, veloce, migliore, neo, ecc…)

Facciamo il caso di voler creare un blog che ha come argomento principale la maternità ed il target di riferimento sono le mamme freelance.

Un nome ipotetico potrebbe essere neomammefreelance.

Verifica il nome

Prima di andare avanti è necessario verificare che il nome del blog scelto soddisfi i seguenti requisiti:

  • Facile da dire: il nome del blog deve essere facile da dire. Prova a dire a voce il nome del tuo blog ad un tuo amico. Ha capito subito il nome? Era di facile comprensione?
  • Lunghezza: deve essere un nome da ricordare, per cui non deve essere troppo lungo. Non più di 3 parole.

Verifica la disponibilità del nome

Hai passato un giorno interno a pensare al nome da dare al tuo blog e finalmente sei riuscito a trovarne uno che ti soddisfi.

Hai controllato che il nome sia disponibile?

Non preoccuparti, se è la prima volta che stai creando un blog, sicuramente non saprai come fare ed è proprio per questo motivo che ho deciso di scrivere questa guida. Leggi qui sotto come fare.

La prima cosa che faccio quando devo aprire un sito (che sia un blog, un sito vetrina oppure un ecommerce) è quello di controllare che il nome scelto sia disponibile.

Vai su GoDaddy (un servizio online con il quale puoi acquistare nomi dei domini ed uno spazio web dove hostare il tuo sito) e nella casella di ricerca scrivi il nome del tuo dominio seguito dalla estensione (.com, .it, .eu od un’altra che desideri).

In pochi secondi scoprirai se il tuo dominio è già occupato oppure no. Nel caso in cui il dominio non fosse disponibile, GoDaddy ti mostrerà un elenco di nomi alternativi che potresti utilizzare.

Una volta verificato che il nome da te scelto è disponibile, puoi passare al passo successivo: verifica che il nome sia disponibile anche nei social network.

Una volta avviato il blog potresti avere l’esigenza di condividere i tuoi articoli o le tue esperienze anche canali social quali Facebook, YouTube e Instagram.

Utilizzare un nome già presente sui vari social non è una buona idea perché l’utente che cercherebbe il tuo nome, troverebbe invece il canale di un’altra persona o azienda.

Per scoprire se il nome è già utilizzato nei vari social, puoi farlo in due modi:

  • Cercare su Google: cerca su google il tuo nome + il nome del social network. Esempio “mammefreelance facebook”.
  • Cercare dentro le piattaforme: cerca nei motori di ricerca interni delle varie piattaforme. Esempio: vai su youtube e cerca “mamme freelance”.

Cosa fare se il nome non è disponibile?

Hai già cercato una decina di nomi e sono tutti occupati? Don’t worry, è normale.

La scelta del nome è difficile non solo perché lo devi scegliere, ma anche perché poi devi verificare che sia disponibile.

Per ovviare a questo problema potremmo semplicemente arricchire il nome inserendo un’altra parola significativa.

Se per esempio il nome che hai scelto è mammefreelance, potresti aggiungere la parola “italia” alla fine del nome.

03. Acquista uno spazio hosting

Entriamo nel vivo di questa guida su come creare un blog per principianti, parlando appunto di come e dove acquistare dominio e spazio hosting.

Per creare un blog di successo è necessario utilizzare sin dall’inizio un hosting sicuro e performante, che ti offra degli strumenti utili a te che sei all’inizio di questo percorso.

L’hosting che utilizzo per il mio blog è Siteground.

Hostare un blog su Siteground costa 3,95 € al mese per un anno. Come vedi non è un costo eccessivo, stiamo parlando di 4 caffè al mese.

Acquistando un piano hosting su Siteground avrai incluso il dominio ed un’assistenza impeccabile da parte di operatori che parlano la tua lingua. Il fatto che l’assistenza dell’hosting sia nella tua lingua madre non è poi così scontata ed infatti non tutti gli hosting possono garantirla.

Come registrare il dominio ed attivare lo spazio web su Siteground

Da un’unica piattaforma puoi gestire tutto il tuo sito. Potrai gestire il dominio e lo spazio web sotto un unico pannello.

Inizia a creare il tuo primo blog scegliendo il miglior hosting per WordPress cliccando qui.

Per te che sei all’inizio consiglio di acquistare il piano StartUp, ovvero il piano più economico ed essenziale.

Avrai a disposizione:

  • 10 GB di spazio (più di quanto possa servirti)
  • Adatto per un traffico di 10 mila visite mensili
  • Dominio gratis, incluso con l’acquisto del piano hosting
  • Installazione WordPress super facile in pochi click
  • Indirizzi email illimitati
  • Auto-aggiornamento di WordPress
  • Backup giornalieri gratuiti
Scegli il nome del dominio

Il primo passo è stato quello di scegliere il piano Start Up, mentre nel secondo passo ti ritroverai in questa schermata dove dovrai inserire il nome del dominio e scegliere l’estensione (es. com, it, eu, o quella che vuoi).

Completa l’ordine

Il terzo ed ultimo passo è quello di inserire i propri dati e procedere con l’acquisto.

Come puoi vedere, anche nella fase finale dell’ordine, ti viene ripetuto che la registrazione del dominio è gratuita, quindi è inclusa nel prezzo di 3,95 € al mese.

Ti arriveranno delle email da Siteground in cui ti confermeranno la presa in carico dell’ordine e dopo un paio di ore anche il dominio sarà collegato al tuo spazio web.

04. Installazione del tuo blog WordPress

Tu che sei alle prime armi, e che magari non hai conoscenze di programmazione, avrai la possibilità di installare la piattaforma ideale per il tuo blog in maniera molto semplice e veloce.

WordPress è una piattaforma ideata e progettata per facilitare la creazione di un blog. Viene utilizzata in tutte le parti del mondo e non solo per creare blog, ma anche degli ecommerce per vendere professionalmente i propri prodotti.

Con WordPress puoi essenzialmente fare due cose:

  • personalizzare la grafica del tuo sito dandogli un tocco originale e che ti rappresenti
  • scrivere e pubblicare articoli che potenzialmente potranno essere letti da migliaia di persone

Tolta queste breve e necessaria presentazione su WordPress, passiamo subito alla pratica.

Come installare un blog con WordPress su Siteground

Per poter installare WordPress su Siteground, devi seguire questi 3 passi:

Clicca sul pulsante “Site tools”
Nel menu a sinistra seleziona “WordPress” e “Installa e gestisci”. Clicca poi sul pulsante “Seleziona”.
Inserisci i dati (nome, password, email) ed avvia l’installazione

L’username è il nome che dovrai inserire al momento del login all’interno del pannello amministrativo che in gergo viene chiamato backend. Non inserire l’username admin, piuttosto scrivi il tuo nome od il tuo nickname. L’username apparirà anche nella firma di ogni articolo (es. Articolo scritto da nome).

Assicurati di inserire una password sicura e difficile con numeri e punteggiatura. Sia l’username che la password potranno essere modificati in un secondo momento. Nel momento in cui inserisci la password, ricordati di appuntarla da qualche parte. Però non preoccuparti perché nel caso in cui dovessi dimenticarla, potrai riassegnarla con il sistema del recupera password.

Eccoci qui! Sei riuscito finalmente a creare il tuo primo blog. Complimenti!

La prima volta che entrerai nel pannello amministrativo di WordPress avrai sicuramente una gran voglia di esplorare e provare tutte le sue funzionalità. Andiamo avanti con il nostro percorso…

05. Scegli il tema del tuo blog

Il tema è la parte grafica del tuo blog. La scelta del tema è un punto fondamentale nella creazione di un blog.

Ad oggi sono presenti migliaia di temi tra cui scegliere. La scelta del tema non è così semplice quanto possa sembrare, non puoi scegliere soltanto basandosi sulla bellezza.

La grafica del sito deve rispecchiare i contenuti del blog. Se nel tuo blog parlerai di minimalismo, sarebbe opportuno rispettare il contenuto installando un tema semplice, chiaro ed allo stesso tempo delicato. Anche l’utilizzo dei colori e dei font sono stra-importanti per dare un tono al blog.

Ecco perché anche in questo caso ti guiderò sulla scelta di un tema: scoprirai come scegliere un tema, quali sono le caratteristiche fondamentali cosa deve avere…

Come deve essere un tema

Prima di andare alla ricerca del tema perfetto per il tuo blog, dedica un po’ di tempo alla cernita degli elementi che vorresti integrare all’interno del tuo blog.

Quali caratteristiche vorresti che avesse il tuo blog?

Ecco alcuni esempi di elementi che vorresti integrare sul tuo blog:

SidebarSinistra o destraNessuna
HeaderLogo a sinistra e menu a destraLogo centrato e menu sotto

Adesso sei pronto per andare alla ricerca del tema perfetto per il tuo blog.

Esistono due tipi di temi: i temi gratuiti ed i temi premium.

Puoi trovare i temi gratuiti sulla directory ufficiale di wordpress.org e puoi installarne uno scegliendolo direttamente dal pannello admin sotto la voce Aspetto > Temi.

Se vuoi una grafica un po’ più professionale e dettagliata la scelta migliore è quella di acquistare un tema premium su themeforest. Si tratta di un marketplace molto conosciuto dove poter acquistare temi per tutte le piattaforme.

Il costo medio di un tema si aggira sulle 49 €, ma è da considerarsi una tantum.

Affidabilità del tema

Durante l’acquisto di un tema WordPress devi tenere in considerazioni alcuni fattori.

A quando risale l’aggiornamento del tema?

Quando è stata l’ultima volta che lo sviluppatore ha rilasciato un nuovo aggiornamento? Verifica che non siano passati troppi mesi o addirittura anni.

Un tema premium ha bisogno di essere periodicamente aggiornato per via dei vari bug riscontrati dalla community, dalle novità introdotte da WordPress o per le varie incompatibilità che possono esserci con i plugin installati.

Un’altra cosa da tenere in considerazione sono le valutazioni dei clienti che hanno già acquistato quel tema. Quante stelle ha, cosa dicono le recensioni?

Ed inoltre, nella pagina di supporto, ci sono delle richieste di supporto a cui l’autore del tema non ha risposto?

Insomma, quello a cui devi fare attenzione è se il tema è affidabile, viene aggiornato e se viene offerta un’assistenza adeguata.

Le performance del tema

Meno è meglio. Anche nel caso di un sito web, e non soltanto relativamente all’aspetto grafico, anche nella scelta di un tema è sempre consigliabile sceglierne uno che non abbia millemila fronzoli.

Mi spiego meglio…

Uno dei marketplace più importanti per l’acquisto id un tema WordPress è themeforest.net

Qui trovi centinaia di temi premium da poter acquistare, scaricare ed installare con un click.

Hai presente quei temi che hanno tantissime versioni della home, dove praticamente cambiano completamente layout, hanno tantissimi elementi che volano, girano, si sovrappongono? Bene, ci sono dei temi chiamati multipurpose e che, come suggerisce il nome, sono adatti per tutti i propositi. In particolare un tema multipurpose può adattarsi a diversi argomenti, diversi stili, ecc…

Generalmente ad acquistare i temi multipurpose sono quelle web angency che hanno il compito di creare siti internet per i propri clienti e che, invece di acquistare un tema per ciascuno dei loro clienti, riutilizzano sempre lo stesso cambiando le impostazioni, colori, layout, ecc…

Ecco, questi temi, nella maggior parte dei casi, sono dei mattoni. Esatto hai capito bene, son pesanti, performano poco e quasi sicuramente creano le pagine con i page builder.

Tu invece non hai bisogno di tutte queste cose, tu hai bisogno di un tema semplice, il cui unico scopo è quello di essere un blog.

A cosa ti riferisci quando parli delle performance di un tema?

Mi riferisco al fatto che un tema deve essere leggero e soprattutto deve caricarsi velocemente. Capisci bene che se il tuo sito sarà pieno zeppo di slider, accordion, o comunque elementi dinamici, farà un po’ più fatica a caricarsi velocemente. Ecco perché per l’acquisto del tema per il tuo blog devi scegliere qualcosa di veloce, semplice, pulito ed intuitivo.

Guida alla scelta del tema

Il primo filtro da impostare su themeforest è quello della categoria “Blog/Magazine” e successivamente dell’etichetta “Personale”. Per facilitarti le cose ti lascio qui il link diretto alla categoria già filtrata: https://themeforest.net/category/wordpress/blog-magazine/personal

Eccoti alcuni esempi di temi semplici e leggeri, scelti con gusto:

PreviewLink del tema + anteprima
Laurie: https://themeforest.net/item/laurie-a-wordpress-blog-shop-theme/22552809
Rosemary: https://themeforest.net/item/rosemary-a-responsive-wordpress-blog-theme/10695119
Redwood: https://themeforest.net/item/redwood-a-responsive-wordpress-blog-theme/11811123

Come installare il tema su WordPress

Dopo aver scelto il tema sei realmente pronto ad installarlo sul tuo blog. Segui i seguenti screenshot:

Attiva un tema già installato oppure clicca sul bottone in alto “Aggiungi nuovo tema”.
Clicca sul pulsante in alto “Carica tema” e si aprirà il box con il pulsante “sfoglia”.

Questo è il caso in cui tu hai precedentemente acquistato un tema su themeforest.com e adesso vuoi installarlo su WordPress.

Clicca sul pulsante “Carica tema” e successivamente sul pulsante “sfoglia”. Carica il file .zip che hai scaricato. Per sicurezza controlla sempre la documentazione che ti viene fornita dallo sviluppatore del tema.

Adesso clicca sul bottone “Installa ora” ed in pochi secondi finirai la procedura.

Ogni tema ti mette a disposizione delle personalizzazioni. Nel menu a sinistra, sotto la voce “Aspetto”, clicca su “Personalizza” ed inizia a personalizzare l’aspetto del tuo blog. Per maggiori informazioni sulla personalizzazione dell’aspetto, ricordati di controllare la documentazione fornita dallo sviluppatore del tema.

06. Installa i plugin essenziali

Innanzitutto ti spiego cosa sono i plugin e a cosa servono. Non è nulla di complicato e nei prossimi paragrafi ti mostrerò esattamente dove cercare un plugin e come installarlo su WordPress.

Cos’è un plugin e a che serve

I plugin sono una sorta di applicazioni, delle parti di un software che aggiungono delle funzionalità al sito e ti permetto di fare delle personalizzazioni aggiuntive.

Se per esempio volessi inserire un form di contatti, ti basterà installare un plugin come Contact form 7 ed integrarlo nella pagina tramite un pezzetto di codice che ti fornirà il plugin stesso.

Lista dei plugin da installare

Quali sono i plugin must che non devono mai mancare nel tuo blog? Quali sono veramente utili e perché devi installarli.

PluginA cosa serve
Contact Form 7Crea un form di contatto dove puoi inserire e personalizzare i campi come nome, cognome, indirizzo, messaggio, il pulsante invio, ecc…
UpdraftPlusPer mantenere una copia del tuo blog sempre al sicuro: questo plugin serve a creare dei backup del database e dei file di tutto il tuo sito. Puoi creare uno sul momento oppure fare una pianificazione.
GDPR Cookie ConsentFai apparire un banner in ogni pagina del sito dove informi l’utente dell’utilizzo dei cookie e ne richiedi la sua accettazione.
Yoast SEOModifiche il <title> e la descrizione di ogni singola pagina e categoria che appariranno nei risultati dei motori di ricerca. Inoltre con questo plugin puoi creare automaticamente una sitemap da poter inviare a Google.
GA Google Analytics Per inserire facilmente il codice relativo a Google Analytics in tutte le pagine del tuo sito.
Swift Performance LitePer migliorare le performance del tuo blog, aumentare la velocità di carimento e mettere in cache tutto il blog.

Questi sono i miei 6 plugin WordPress che non devono mai mancare nei siti che sviluppo. Sono semplici da utilizzare e vengono periodicamente aggiornati.

Come si installa un plugin e dove trovare le sue impostazioni

Per installare i 6 plugin di cui ti ho precedentemente parlato, devi recarti sotto la voce “Plugin” e cliccare su “Aggiungi nuovo” (step 1). Successivamente cerca il nome del plugin nel campo di ricerca a destra (step 2), clicca su “Installa ora” (step 3) e alla fine dell’installazione dovrai cliccare su “attiva ora”.

Nello screenshot seguente (clicca sopra per ingrandire l’immagine) vedrai dove trovare tutte le impostazioni per ogni singolo plugin che ti ho suggerito.

Dove trovare le impostazioni, dei plugin installati, all’interno del pannello WordPress

07. Monitora il sito

Che vuol dire “monitorare” un sito web? Significa tracciare tutti i movimenti che un visitatore fa all’interno del sito e visualizzare la loro provenienza.

Uno strumento valido e stra-utilizzato dalla maggior parte dei siti è Google Analytics. Si tratta appunto di un tool messo a disposizione gratuitamente dalla piattaforma di Google. Lo trovi al link: https://analytics.google.com

Se hai già registrato un account con Google, puoi semplicemente accedere con lo stesso indirizzo email.

Crea il tuo primo account e dagli un nome che più ti aggrada (io ad esempio ho scelto “Gloria”).

Puoi creare uno o più account e sotto ogni account puoi registrare una o più proprietà.

Io ho diversi account. Il mio account principale è “Gloria”, sotto al quale ho registrato tutti i miei siti (proprietà).

Gli altri account sono invece quelli dei miei clienti. Quindi per ogni account corrisponde un’azienda che a sua volta può avere diverse proprietà (siti web o app).

Registra un account su Google Analytics

google analytics monitoraggio
Sezione “Amministrazione” di Google Analytics

Inizia in questo modo:

  • Accedi a Google Analytics
  • Clicca su “Amministrazione” in basso a sinistra
  • Clicca su “Crea account” ed inserisci il nome
  • Clicca su “Crea proprietà” selezionando “web”, continua ed inserisci sia il nome del sito (utile per identificarlo subito) ed il suo url
  • Clicca su “Crea vista” dove potrai inserire di nuovo il nome del sito

Ritornando alla schermata di prima, sotto la colonna “Proprietà” clicca su “Informazioni sul monitoraggio” e successivamente su “Codice di monitoraggio”.

All’inizio della pagina troverai in grassetto l’ID monitoraggio che dovrai copiare (nel paragrafo successivo ti spiegherò dove lo dovrai incollare).

Installa Google Analytics su WordPress

Ritorniamo nel nostro pannello di WordPress. Se ti ricordi prima abbiamo installato diversi plugin utili, tra cui “GA Google Analytics”. Bene, adesso è proprio questo quello che dobbiamo configurare.

Dal pannello di WordPress, a sinistra passa il mouse su “Impostazioni” e poi licca su “Google Analytics”.

Google Analytics su WordPress
Inserire il codice di monitoraggio di Google Analytics sul blog in WordPress

Dall’immagine qui sopra puoi verificare esattamente dove cliccare per raggiungere la pagina di impostazioni del plugin di Google Analytics.

Clicca sulla voce “Plugin Settings” per aprire la tab ed incolla il tuo codice di monitoraggio (che ti avevo precedentemente fatto copiare) all’interno del campo “GA Tracking ID”. Il codice deve comprendere anche il prefisso UA-

Alla voce “Tracking Method” seleziona “Global Site Tag” e in “Tracking Code Location” seleziona “Include tracking code in page head (via wp_head)”. Puoi salvare le impostazioni.

Da questo momento in poi tutte le visite verranno tracciate e saranno disponibili per le statistiche su https://analytics.google.com

Statistiche fondamentali del tuo blog da monitorare su Google Analytics

Su Analytics ci sarebbe da dire mille cose e lo farò in articolo dedicato. Adesso invece ti mostro due cose fondamentali per cui questo strumento ti può essere utile.

Entrando nel pannello di Google Analytics trovi il menù a sinistra. Nella home page trovi tutto il riassunto delle statistiche come ad esempio il numero di visitatori, le pagine visitate dai tuoi utenti, i dispositivi, gli orari, ecc. Quindi dalla home page puoi avere un sunto di come sta andando il tuo sito. Sotto ogni scheda c’è un intervallo di tempo settato di default a 7 giorni.

Panoramica Google Analytics
Panoramica – Google Analytics

All’interno della scheda Panoramica trovi tre statistiche importanti:

  1. il numero di visualizzazioni di pagina
  2. il tempo medio sulla pagina
  3. la frequenza di rimbalzo
Contenuto pagine Google Analytics
Tutte le pagine – Google Analytics

Mentre nella scheda Tutte le pagine (che trovi sotto Comportamento > Contenuti del sito > Tutte le pagine) puoi visualizzare l’elenco delle pagine con url, numero di visualizzazioni e frequenza di rimbalzo.

Come ti ho annunciato precedentemente, per iniziare è importante sapere il numero di visite e pagine visualizzate.

I valori da tenere sotto monitoraggio sono la frequenza di rimbalzo ed il tempo medio sulla pagina nella scheda “Panoramica”, ma anche in dettaglio su ogni pagina.

La frequenza di rimbalzo viene espressa in percentuale e ti fa capire quante pagine vengono visualizzate da ogni singolo visitatore, ovvero quanti rimbalzi fa da una pagina all’altra. Per esempio 100% significa che ha visitato solo una pagina. Più alto è e peggio è. Quindi bisogna puntare sempre ad avere una frequenza di rimbalzo più bassa possibile.

Il tempo medio sulla pagina sono i secondi ed i minuti che un visitatore impiega a leggere mediamente le pagine del tuo sito. Se vai nel dettaglio delle pagine, puoi verificare qual è la media del tempo che gli utenti hanno speso per ogni singola pagina. In questo caso si punta a far permanere un utente quanto più tempo possibile sulle pagine. Chiaramente il tempo medio potrebbe essere relativo alla numero di parole presenti. Se hai scritto un articolo di 300 parole è più probabile che l’utente impiegherà poco tempo a leggerlo rispetto ad un articolo di 1000 parole. Non è nemmeno detto che un articolo di 1000 parole abbia un tempo medio alto, se l’articolo non corrisponde a ciò che cercava l’utente, è possibile che abbandoni il sito in fretta senza terminare la lettura.

08. Crea un piano editoriale

Il piano editoriale di un blog è un calendario digitale o cartaceo dove pianificare la scrittura e la pubblicazione degli articoli.

Apire un blog e scrivere quando ti va e se ti va, è un hobby e va benissimo così. Mentre volendo fare un blog per il tuo business, professionale e con degli obiettivi reali e misurabili, in questo caso hai bisogno di un piano editoriale.

Poi il piano editoriale viene utilizzato sul web anche per altre cose, come ad esempio viene usato dai Social Media Manager per gestire una pagina business sui social network tra cui Facebook e Instagram. A noi invece serve sapere come creare un piano editoriale per il nostro blog.

Quali strumenti utilizzare per creare un piano editoriale

  • Agenda cartacea
  • Calendario cartaceo
  • Google Calendar
  • Asana

Gli strumenti validi per creare un piano editoriale per un blog, secondo la mia personale esperienza, sono quelli che ti ho appena elencato. In generale è sempre utile utilizzare un’agenda oppure un calendario, cartaceo o digitale che sia.

Io preferisco sempre il digitale.

Per l’organizzazzione del mio lavoro, della mia vita, di tutti i miei impegni utilizzo Google Calendar a cui posso accedere sia da desktop che da mobile tramite app. In un secondo riesco ad avere una piantina di tutte le attività da fare ora per ora, giorno per giorno, settimana per settimana.

Per raggiungere i miei obiettivi o per avere semplicemente un elenco di cose da fare da flaggare di volta in volta, utilizzo Asana, ovvero un’app online con la quale puoi creare progetti ed elenchi di cose da fare.

Ad ogni task di progetti importanti do sempre una data di scadenza. In definitiva mi è molto comodo integrare Asana a Google Calendar, in questo modo ho tutte le attività da fare sotto controllo.

Come organizzare un piano editoriale

Abbiamo detto quindi di scegliere un calendario od un’agenda e adesso siamo pronti per la pianificazione.

Per creare un blog di successo, e per successo intendo dire visitato ed apprezzato dagli utenti, è necessario creare una continuità nella pubblicazione.

Il consiglio è quello di pubblicare un articolo periodicamente. Lo fai sia per gli utenti che così sanno che posso trovare argomenti che a loro interessano ogni tot di tempo, sia per Google che apprezza una pubblicazione costante nel tempo.

Leggi la guida: come creare un piano editoriale per blog

Quanti articoli pubblicare ed ogni quanto tempo?

In generale dipende dagli argomenti che tratti nel tuo blog, ogni caso è a se. Ma volendo darti un parametro su cui basarti, uno o due articoli a settimana potrebbero essere un numero soddisfacente.

Dato che stai appena creando il tuo blog, il mio consiglio è quello di scrivere diversi articoli e pubblicarli tutti insieme nel momento stesso in cui metti online il blog.

Ci sono due motivi per cui avere non più di una decina di articoli pubblicati al momento della messa online del blog:

  1. Gli utenti che entreranno nel tuo blog potranno approfondire l’argomento che gli interessa e leggere più articoli. Se hai pubblicato solo due articoli, l’utente non potrà soddisfare le sue domande e cercherà altrove.
  2. A Google non piace un sito vuoto. Preferisce indicizzare un blog con una sitemap con l’elenco degli articoli, con articoli correlati, linkati tra di loro, interconnessi.

Pianificazione scrittura e pubblicazione

In base agli obiettivi che vuoi raggiungere ed al tempo che desideri/puoi impiegare in questo progetto, decidi come pianificare la scrittura e la pubblicazione di ogni singolo articolo.

Ecco come farei io:

Fase 1 – Messa online del blog

Durante la progettazione del blog penserei agli argomenti di cui vorrei scrivere. Ho già definito una nicchia ristretta, per cui gli articoli saranno connessi tra di loro.

Per la prima fase, ovvero la fase della messa online del sito, stilo una lista dei primi 10 articoli da pubblicare.

Per mettere online quanto più presto possibile il mio blog, decido di scrivere 5 articoli a settimana, in questo modo i primi 10 articoli saranno pronti in due settimane.

Prima di scrivere ogni articolo, è necessario suddividere ogni singolo articolo in sottotitoli (come un libro viene suddiviso in capitoli). In questo modo sarà più semplice scrivere l’articolo avendo un filo logico da seguire.

Ciò significa che nel mio calendario editoriale segnerò tutti i giorni in cui desidero scrivere ogni singolo articolo.

Tutti gli articoli scritti nella prima fase, verranno pubblicati contemporaneamente alla messa online del blog.

Fase 2 – Subito dopo che il blog è online

Ho appena messo online il blog e tutti gli articoli che mi ero prefissata sono tutti disponibili e pubblicati. Bello, e adesso?

Adesso non devo perdere il ritmo e non devo assolutamente perdere di vista il mio obiettivo. Non abbandonare il blog. Continua a scrivere.

Senza un piano editoriale ti perderai strada facendo, quindi prenditi un giorno per pensare a tutti gli articoli che vuoi scrivere nei prossimi 3 mesi e fai in modo che siano correlati gli uni con gli altri.

Scrivi la lista degli articoli da creare nel prossimo trimestre ed appuntati tutti i sottotitoli/argomenti di cui parlare.

Voglio scrivere un articolo a settimana, per cui nel calendario segnerò ogni Martedì (un giorno che più mi aggrada) la scrittura dell’articolo di cui ho già pensato sia l’argomento che la sua suddivisione.

Una cosa che ti può essere utile per stilare il calendario editoriale per il tuo blog è prendere in considerazione le festività e gli eventi che ci sono ogni mese.

Ti faccio un esempio molto basic: hai un blog di viaggi ed un mese prima di Pasqua scrivi un articolo su “In quali città andare per Pasqua”, oppure una settimana prima di Pasquetta pubblichi un articolo “Gite fuori porta a Roma”.

09. Fai una keyword research

Vediamo cos’è una keyword research, a cosa serve, come utilizzarla a nostro vantaggio e sfrutturla al meglio, quali strumenti utilizzare per farla bene.

Anche sulla keyword research si potrebbe aprire un mondo, mi limiterò qui sotto a darti i cenni fondamentali utili per la creazione del tuo blog e degli articoli. Poi in un articolo di approfondimento ti spiegherò nei minimi dettagli.

Cos’è e a cosa serve

La keyword research è letteralmente la ricerca delle parole chiave. Ogni sito è posizionato sui risultati di ricerca di Google in base alle parole chiave.

Se vuoi scrivere un articolo su come creare un blog con WordPress devi prima sapere quali sono gli argomenti correlati, qual è il loro search intent, quali risposte cercano gli utenti su quel determinato argomento.

Ci serve a capire quali parole chiave gli altri competitor hanno utilizzato o per quali parole sono apparsi nei risultati di ricerca. Grazie a questa ricerca possiamo migliorare l’articolo, approfondire alcuni paragrafi ed in definitivia far sì che sia quanto più utile all’utente.

Quali strumenti utilizzare

Gli strumenti da utilizzare per creare una keyword research, e che ti consiglio perché li utilizzo anche io, sono:

  • SeoZoom
  • SemRush
  • Ubersuggest

SeoZoom

keyword research con seozoom
Analisi della keyword – SeoZoom

Con SeoZoom ti basta scrivere la parola chiave dalla quale vuoi partire nella barra di ricerca. Nel mio caso ho scritto “creare un blog”.

Nella tab “Analisi competitor” posso visualizzare tutte le pagine che sono state posizionate in prima pagina da Google.

Nella tab “Keyword correlate” (vedi immagine sopra) posso verificare quali sono le keyword correlate e quali invece le keyword con stesso Search Intent.

Da questa prima ricerca possiamo già capire come organizzare l’articolo, di quali argomenti parlare, quali paragrafi approfondire e quali parole utilizzare all’interno dell’articolo.

Questo è un primo spunto che andrebbe approfondito per bene. Ad ogni modo puoi andare su https://suite.seozoom.it e registrarti. Io ho un piano mensile da diverso tempo e devo dire che non ne posso fare a meno.

Un’altra chicca veloce veloce è che nella barra di ricerca di SeoZoom puoi incollare l’url di una pagina di un tuo competitor che ha scritto un articolo sul tuo stesso argomento e da lì puoi verificare per quali parole chiave è comparso l’articolo.

SemRush

keyword research con semrush
Keyword research – SemRush

Anche con SemRush puoi fare un’ottima ricerca. Ti basta scrivere un argomento od una parola chiave che ti interessa approfondire nella barra di ricerca in alto.

Anche in questo esempio ho cercato la parola “creare un blog” e la panoramica mi ha restituito una serire di dati importanti. Da qui puoi farti un’idea di quali parole puoi utilizzare dentro il tuo articolo e quali argomenti approfondire a cui non avevi ancora pensato.

Il sito è https://it.semrush.com, ti registri ed hai una prova gratuita di 7 giorni. Sfrutta al massimo questi giorni e fai tutte le ricerche possibili per il tuo blog.

Ubersuggest

keyword research con ubersuggest
Idee keyword – Ubersuggest

Anche qui, come abbiamo già visto negli altri due tool che ti ho segnalato, bisogna inserire la parola chiave nel campo di ricerca (selezionando la lingua del blog). Su “Idee keyword” trovi l’elenco delle parole chiave suggerite, correlate e che rispondono a domande, preposizioni e confronti.

Questo tool di Neil Patel è esattamente quello di cui abbiamo bisogno. Super intuitivo, basic, informazioni piccole ma buone. Per iniziare è uno strumento molto buono.

Questo è link https://app.neilpatel.com dello strumento Ubersuggest. Accedi all’applicazione collegandoti con l’account Google.

10. Dove scaricare le immagini

Per ogni articolo che crei è sempre opportuno inserire una o più immagini. Se hai un articolo di viaggi potresti pubblicare una foto che hai scattato tu. Se non hai idea di quali immagini allegare, devi scaricarle.

Non puoi andare su Google, cercare un’immagine, scaricarla, farla tua ed in inserirla nel tuo articolo. Se l’immagine è protetta da copyright, potresti infrangere la legge.

Allora da dove prendo le immagini?

Esistono delle directory dove puoi scaricare tutte le immagini presenti e che quindi non sono protette da copyright.

Ecco quelle che utilizzo io:

  • 123rf.com una banca immagini di qualità dove trovare foto, vettoriali, ma anche video e audio.
  • Pixabay.com trovi più di un milione di immagini da scaricare gratuitamente.
  • Pexels.com un database di immagini di qualità

11. Fai conoscere il tuo blog

Una volta che il tuo blog è bello impacchettato alla perfezione, i testi e le immagini sono state inserite, puoi metterlo online e renderlo visibile al pubblico.

Il tuo obiettivo principale adesso è quello di far conoscere il blog e far in modo che venga visitato da utenti interessati all’argomento, quindi hai bisogno di visite in target.

Un sito web appena pubblicato non può ricevere visite dal nulla.

E quindi ti starai chiedendo: Come fa un blog a ricevere traffico?

Ci sono diversi modi per ottenere visite e si possono racchiudere in queste tre macro categorie:

  • Social
  • SEO
  • Ads

Ricevere traffico dai social

Il modo più sensato per ricevere visite dai social è quello di creare una pagina/canale e collegarla al tuo blog.

I social che puoi usare per ricevere traffico sono: Facebook, Instagram, Linkedin, Pinterest.

Chiaramente un social network può essere migliore dell’altro per condividere gli articoli del tuo blog.

Pinterest punta molto sulle immagini e sui titoli inseriti sopra le immagini. Su facebook puoi scrivere una descrizione per poi inserire il link. Su instagram punti tutto sull’immagine che deve essere d’impatto e poi convinci l’utente a cliccare su un link o a visitare il tuo blog con la descrizione del post.

Un ottimo metodo per ricevere visite è quello di pubblicare dei video su youtube. Youtube potrebbe essere definitivo più un motore di ricerca che un social, comunque sia è una piattaforma che può aiutarti davvero tanto.

Ricevi traffico dai motori di ricerca

La SEO si occupa dell’ottimizzazione del sito per i motori di ricerca. Uno dei metodi più per ricevere traffico in target è quello di posizionarsi su Google nella prima pagina dei risultati.

L’ottimizzazione comprende diversi elementi, ti faccio un elenco molto veloce che dovrai approfondire:

  • Scelta delle parole chiave (vedi punto 9 quando parlavo della keyword research)
  • Ottimizzazione del titolo
  • Scrittura della meta description
  • Sito web performante e veloce nel caricamento
  • Testo dell’articolo completo e che soddisfi le domande dell’utente
  • Articolo suddiviso in sottotitoli h2 e h3 laddove richiesto
  • Linking interno

Ottieni traffico con le ads

Ads significa advertisement. Un altro metodo per portare traffico al tuo blog è quello di creare delle campagne pubblicitarie.

I servizi online di pubblicità più conosciuti ed utilizzati sono Google Ads e Facebook Ads. Anche su Instagram e su Pinterest puoi creare delle campagne e mettere in evidenza i post che hai precedentemente pubblicato.

12. Inizia a monetizzare con il blog

Ho tenuto quest’ultimo passo alla fine dell’articolo perché la monetizzazione è lo step finale a cui arrivi una volta che hai progettato e messo online il blog.

Ci sono diversi modi per guadagnare online con un blog, ti elenco quelli più utilizzati:

  • Banner pubblicitari di Google AdSense: annunci sotto forma di immagini, testi o lista di link. Per iniziare ad utilizzare la piattaforma devi avere un sito web già attivo, completo di articoli ed un minimo di visite giornaliere.
  • Affiliazioni: inserisci dei link di affiliazione facendo sempre attenzione di consigliare qualcosa che è strettamente correlato al contenuto del blog. Alcune piattaforme più importanti sono: Awin, Booking, GetYourGuide, Amazon, Tradedoubler.
  • Guest post: quando il tuo blog riceverà molte visite, e si posizionerà in prima pagina per importanti keywords, potresti ricevere delle richieste di pubblicazione di guest post. Sono degli articoli (scritti da te o dall’agenzia che ti contatta) che hanno uno o più link esterno.
  • Consulenza: un altro modo per trarre dei benefici economici dal tuo blog potrebbe essere quello di offrire una consulenza nel tuo ambito. Gli utenti che leggeranno il tuo blog forse avranno bisogno di approfondire l’argomento che hai trattato e decideranno di chiederti una consulenza.
  • Corsi: per un business scalabile potresti mettere in vendita un corso dove condividi e trasmetti le tue conoscenze e capacità. Si tratta di un corso online (formato video, ebook, ecc…) che può essere acquistato innumerevoli volte.

Il tema della monetizzazione va sicuramente approfondito, in questa sezione ho voluto semplicemente spiegarti quali sono i metodi per guadagnare con un blog.

Conclusione

In questa guida su come creare un blog con WordPress abbiamo affrontato tanti argomenti. Abbiamo compreso come creare un blog in maniera pratica, iniziando dalla scelta del nome del dominio, dall’acquisto di un hosting e dall’installazione di WordPress.

Abbiamo parlato di come monitorare il sito creando delle statistiche personalizzate per verificare quanto traffico arriva sul blog.

Ci siamo soffermati sull’importanza della keyword research e di come creare un piano editoriale.

Infine abbiamo visto come ricevere traffico ed iniziare a monetizzare con il blog.