WordPress: la guida completa – manuale

guida wordpress

Dopo diversi anni di esperienza ho voluto scrivere una guida WordPress dettagliata per te che hai la necessità di creare un sito web e non sai da che parte iniziare.

In questo manuale di WordPress parlerò non soltanto di cos’è e di come utilizzarlo, ma soprattutto mi dilungherò su alcuni aspetti importanti come la struttura, il database e tutti quegli elementi che dovresti conoscere prima di creare un sito con WordPress.

Ti mostrerò cos’è e per cosa può esserti utile WordPress, analizzeremo la sua struttura, scopriremo come renderlo sicuro e ti darò dei consigli per iniziare con il piede giusto.

Non esiste una guida completa di WordPress così come questa racchiusa in un unico articolo. Questa guida è aggiornata e continuerà ad esserlo in futuro.

Cos’è WordPress

WordPress viene definito come CMS, ovvero un Content Management System. Si tratta di un “preconfezionato” con cui è possibile dare vita ad un progetto online senza avere grandi capacità di programmazione.

WordPress è una piattaforma online open source gratuita grazie alla quale è possibile creare non solo un blog, ma anche un sito web completo ed un ecommerce.

Inizialmente nasce come una piattaforma digitale progettata appositamente per creare un blog, e successivamente diventa uno dei CMS più utilizzati al mondo per la creazione di siti web di vario genere.

Come usare WordPress

La caratteristica principale di WordPress è la versatilità.

Con lo stesso strumento puoi creare diversi tipi di siti internet: da un portale di annunci ad un negozio online, da un semplice blog fino ad un portale ben strutturato.

  • Blog
  • Sito vetrina
  • Portale
  • E-commerce
  • Pagine di vendita
  • Landing page per lead generation
  • E-learning

Caratteristiche di WordPress

Qui di seguito riporto un elenco delle caratteristiche WordPress

  • Facile da utilizzare
    Crei nuovi articoli e pagine in totale autonomia. In pochi clic metti online il tuo contenuto.
  • Programmazione post
    Con WordPress puoi posticipare la programmazione di un articolo ad una data ed un orario specifico. Funzione utile per la pianificazione del calendario editoriale.
  • Pagine private
    Se desideri rendere visibili una pagina soltanto ad alcuni utenti puoi creare una pagina privata ed assegnarle una password.
  • Aggiornamenti automatici
    Attivando gli aggiornamenti automatici del core, dei plugin e del tema, renderai il tuo sito un po’ più sicuro.
  • Multilingua
    WordPress si adatta facilmente al multilingua con l’attivazione del plugin WPML. Decidi in quali lingue vuoi pubblicare il tuo sito.
  • Gestione utenti
    Decidi di rendere accessibile o di bloccare l’iscrizione a tutti i visitatori del tuo sito. Scegli il ruolo che deve avere un utente ed i permessi per modificare, pubblicare, gestire il blog.

Come installare WordPress

Ci sono 2 modi per installare WordPress:

#1 Installazione manuale

Per installare WordPress manualmente bisogna prima di tutto scaricare il pacchetto .zip dal sito ufficiale. Volendo installare la versione in lingua italiana, clicchiamo direttamente su https://it.wordpress.org/download/

Nel secondo step andiamo a caricare la cartella compressa di WordPress all’interno dello spazio web.

Attenzione! I file di WordPress si trovano all’interno della cartella /wordpress/. Se caricherai la cartella così come la trovi, il tuo sito si troverà all’indirizzo www.tuonomesito.com/wordpress/ ed invece noi vogliamo installare WordPress nella root principale. Per questo motivo dobbiamo ricordarci di muovere i file contenuti all’interno della cartella /wordpress/ e spostarli nella cartella principale.

Per installare WordPress manualmente e caricare i file all’interno del server abbiamo due opzioni:

1. Upload dello zip tramite pannello (cPanel o Plesk) dell’hosting:

Acquistando uno spazio hosting su Siteground troverai installato cPanel. Su File Manager potrai caricare il file .zip che hai precedentemente scaricato. Una volta che avrai completato l’upload, dovrai selezionare il file .zip e cliccare su “scompatta”. A questo punto seleziona tutti i file e cartelle presenti dentro la cartella /wordpress/ e spostali nella cartella principale.

2. Upload della cartella scompattata tramite un client FTP

Dopo aver scaricato il file .zip di WordPress sul tuo computer, estrai i file dentro la cartella del tuo desktop.

Collegati al server dove è ospitato il tuo sito web, seleziona tutti i file e cartelle contenuti dentro la cartella /wordpress/ (non tutta la cartella, ma solo il suo contenuto) e trascinali all’interno della finestra del tuo client FTP.

P.S. per accedere al client FTP ti seriveranno alcuni dati: host, utente e password. Su cPanel puoi creare un nuovo account FTP.

Dopo aver eseguito l’upload dei file, sei pronto per installare WordPress.

Vai su cPanel o Plesk e crea un nuovo database. Assegna al database un username ed una password.

Adesso digita il nome del tuo dominio e, se avrai fatto tutto correttamente, ti ritroverai dentro la schermata di installazione di WordPress.

#2 Installazione automatica da pannello

L’installazione automatica da cPanel o Plesk è quella più semplice e veloce, ed è quella che ti consiglio se sei alle prime armi.

Nei pannelli degli hosting tra i più conosciuti, come ad esempio cPanel di Siteground, troverai la voce “Softaculous“. Quest’ultimo viene definito come un App Installer, e serve ad installare automaticamente alcuni software come nel nostro caso WordPress.

Installazione WordPress tramite Softaculous

In pochi click potrai installare WordPress automaticamente. Ti basta entrare su cPanel o Plesk, trovare Softaculous e compilare i campi richiesti.

Scegli un indirizzo con il protocollo https:// o https://www. e lascia vuoto il campo “Directory”. Scegli un username diverso da “admin” ed una password complicata.

Alla fine della pagina clicca su “Installa” e non dovrai preoccuparti più di nient’altro.

Dominio e hosting per WordPress

La scelta dell’hosting è molto importante. Nel momento in cui hai deciso di creare un blog, è necessario scegliere un hosting performante.

Uno tra i servizi di hosting più conosciuto nel web ed utilizzato in Italia è Siteground. Per circa 3 € al mese puoi iniziare il tuo nuovo progetto. Siteground offre un’assistenza tramite chat e ticket tutto il giorno e tutti i giorni.

Il core di WordPress

Con il termine core di WordPress ci riferiamo a tutti quei file contenuti all’interno del nucleo, necessari al suo stesso funzionamento.

Fanno parte del core di WordPress:

  • File php della cartella principale
  • wp-config.php
    In questo file vengono riportate le impostazioni principali e sono presenti i dati necessari al collegamento con il database.
  • functions.php
    Questo file viene creato all’interno dei temi ed è al suo interno che vengono inserite le modifcihe da apportare al sito.
  • /wp-admin/
    La cartella wp-admin racchiude l’intera area amministrativa, dunque al suo inerno trovi tutti i file che si interfacciano con il backend di WordPress.
  • /wp-content/
    La cartella wp-content contiene tutti i plugin, i temi e di default anche gli uploads. Del core non fanno parte le cartelle inserite all’interno di /wp-content/
  • /wp-includes/
    In questa cartella sono racchiusi tutti i file che determinano le più svariate funzionalità di WordPress.

L’aggiornamento di WordPress consiste nell’aggiornare tutti questi file e cartelle che sono alla base del funionamento di WordPress.

Non fanno parte del core di WordPress:

  • Il database
    Dove vengono salvati tutti i dati e le varie impostazioni del core, dei plugin, dei temi e di tutti i contenuti
  • Il file .htaccess
    Un file creato automaticamente da WordPress
  • I file dei temi
  • I file dei plugin

Temi

I temi di WordPress hanno il compito di dare una struttura ed un layout al sito.

All’interno del tema vengono richiamate tutte quelle funzioni utili per mostrare lato front-end vari elementi come il menu, il titolo degli articoli, il contenuto, il footer, ecc…

Sempre dentro il tema troviamo tutti i file css che modificano l’aspetto dei layout delle pagine.

Quando installiamo WordPress, insieme ai file del core, troveremo installati anche dei temi e dei plugin di default.

Dal nostro pannello WordPress, sotto la voce “Aspetto”, possiamo accedere ai Temi di WordPress.

Scegliamo se attivare un tema già installato oppure cerchiamone uno nuovo nella repository di WordPress.

Puoi inoltre decidere di acquistare un tema su ThemeForest e caricare il file .zip secondo istruzione del tema acquistato.

Affrontare l’argomento “tema” a 360° è un po’ complicato, è un argomento così ampio che richiede assolutamente uno o più articoli a parte. Volendone mostrare un piccolo sunto, posso dire che:

  • Un tema non è altro che una cartella con all’interno dei file che viene caricato all’interno del percorso /wp-content/themes/
  • Il parent theme è il tema padre come può esserlo “twentytwentyone”;
  • Volendo modificare un tema è buona pratica creare un child theme che riporterà tutte le carattersitiche del tema padre oltre alle nuove modifiche;
  • Un tema per funzionare ha bisogno necessariamente del file style.css poichè al suo interno sono presenti i dati che consentono la sua attivazione;
  • Un tema WordPress non è un template;

File di un tema WordPress

  • style.css: foglio di stile necessario per attivare il tema, vengono riportati dati fondamentali come il nome del tema, la sua descrizione, la versione, l’autore. All’interno di questo file trovi tutte le regole associate all’aspetto degli elementi presenti nelle pagine;
  • index.php: tramite questo file viene ricreata la struttura base del blog, degli archivi;
  • functions.php: qui dentro puoi richiamare edlle funzioni e riportarle all’interno del sito tramite degli hooks (actions e filters);
  • archive.php: con questo file puoi modificare l’aspetto degli archivi (categorie, tag, taxonomy custom, date);
  • header.php: qui dentro si trova la testata del sito, viene richiamato la funzione fondamentale wp_head, inoltre è qui dove vengono richiamati i meta title e description, oltre al menu;
  • footer.php: sarebbe il piè di pagina del sito. Trovi la chiusura del sito, il copyright, ila funzione conclusiva wp_footer;
  • page.php: qui dentro si trova la struttura di una pagina (intesa come post di tipo pagina);
  • single.php: questo file ricostruiscere il layout degli articoli, è qui dentro che vengono richimati il titolo, il contenuto, le categorie, i tag, l’autore ed i commenti;
  • 404.php: con questo file è possibile dare un aspetto personalizzato alla pagina di errore, una pagina che viene mostrata quando l’utente digita un indirizzo sbagliato o quando la pagina in questione non è più presente sul sito;

Se vuoi conoscere la gerarchia completa dei template, leggi la guida ufficiale: https://developer.wordpress.org/themes/basics/template-hierarchy/

Scoprirari che potrai dare un layout differente ad una o più categorie o tag, creare layout personalizzati per una singola pagina, per un custom post type, una tassonomia od un singolo termine, potrai creare un layout per la pagina frontale, per un autore e qualunque altra cosa ti venga in mente.

Plugin

Possiamo definire i plugin di WordPress come dei piccoli programmi contenenti delle funzionalità avanzate.

Un plugin aggiunge delle personalizzazioni al sito web. Con un plugin puoi applicare delle funzioni avanzate sia al backend che al frontend.

Dunque con un plugin puoi dialogare con il database, entrare a stretto contatto con il tema in uso oppure semplicemente richiamare degli script utilizzando gli hooks di WordPress.

Esistono migliaia di plugin e nella maggior parte dei casi trovi una soluzione nella repository ufficiale e gratuita di WordPress.

Nel caso invece che il tuo desiderio sia quello di avere delle funzionalità ancora più avanzate, è possibile acquistare i plugin di terze parti.

Per esempio installando gratuitamente il plugin WooCommerce potrai iniziare a vendere sul tuo sito. Ma se volessi attivare un sistema di pagamento periodico (abbonamento) potresti facilmente risolvere il problema acquistando il plugin creato ad hoc dagli sviluppatori di WooCommerce.

Il database di WordPress

Una delle domande più frequenti è “Dove vengono salvati gli articoli di WordPress?, ecco perché è importante conoscere come è strutturato WordPress e dove si trovano i nostri contenuti.

Il database è uno spazio dove vengono memorizzati tutti i dati, le impostazioni ed i contenuti testuali pubblicati all’interno di WordPress. Il database che WordPress utilizza è MySQL, il quale può essere modificato in maniera diretta anche dal pannello phpMyAdmin (se il tuo hosting ha un pannello plesk o cPanel, è molto probabile che tu riesca a trovare anche phpMyAdmin).

Un comune database è costituito da una o più tabelle. Ogni tabella è formata da colonne e righe. I dati intercettati dall’incrocio tra una colonna ed una riga sono stati memorizzati in singoli campi.

IDNomeCittà
1MarcoRoma
2MelissaNapoli
Esempio di una tabella

WordPress si connette al database ed estrapola dei dati specifici inviando una query.

Al momento dell’installazione, il database di WordPress viene popolato da alcune tabelle di default. Di seguito alcune delle più importanti tabelle con la spiegazione di ciò che potrai trovare all’interno:

  • wp_comments: in questa tabella si trovano tutti i commenti inseriti negli articoli di WordPress. Sempre in questa tabella puoi trovare anche le recensioni dei prodotti di WooCommerce.
  • wp_options: è una tabella fondamentale per il funzionamento di WordPress. Qui trovi tutte le impostazioni e le configurazioni di WordPress, dei plugin e del tema in uso. Per esempio le personalizzazioni del layout, le informazioni sul tema attivo, l’indirizzo email dell’admin, gli URL del sito e del blog, si trovano dentro questa tabella.
  • wp_posts: è il cuore di WordPress. In questa tabella vengono salvate tutti i tipi di post: articoli, pagine e custom post come ad esempio i prodotti di WooCommerce. La tabella è divisa in colonne dove puoi vedere l’id dell’autore che ha pubblicato il post, la data di pubblicazione, il titolo, lo stato, ecc;
  • wp_postmeta: questa tabella invece è strettamente collegata alla tabella wp_posts, infatti è presente la colonna “post_id” che ha dei valori uguali alla colonna ID di wp_posts. Qui dentro vengono salvate tutte le impostazioni secondarie dei post, come ad esempio i meta data.
  • wp_terms: qui troviamo tutti i termini delle categorie, dei tag e delle tassonomie personalizzate.
  • wp_users: come è facilmente intuibile, in questa tabella sono presenti tutti gli utenti registrati sul sito, in primis quella dell’amministratore che ha come ID il numero 1. Nelle varie colonne sono presenti l’user login, l’indirizzo email, la password codificata, la data di registrazione, ecc.
  • wp_usermeta: qui dentro trovi tutte le informazioni secondarie sugli utenti, ad esempio il nome, la biografia, il ruolo, ed altri dati personalizzati come quelli che vengono inseriti di default da dal plugin WooCommerce (indirizzo di spedizione, di fatturazione, città, cap, ecc).

Alcuni plugin hanno la necessità di salvare dei dati e lo fanno creando ulteriori tabelle sul database. Questo è anche uno dei motivi per cui senitrai spesso dire “è meglio utilizzare pochi plugin”.

Avere un database più snello senz’altro può essere d’aiuto a far perfomare meglio il sito.

Bacheca di WordPress

La “bacheca” di WordPress ha in realtà un duplice significato. Con il termine di bacheca, noi wordpressiani, intendiamo indicare l’area amministrativa, ovvero quell’area nascosta ai visitatori dove per accedere è necessario avere un account, un ruolo attivo e quindi una username e d una password funzionante.

La bacheca, in inglese Dashboard, viene comunmente detta anche pannello amministrativo, pannello admin o wp admin. Spesso viene chiamata anche “backend”.

Sezioni del pannello amministrativo di WordPress

  • Bacheca: la prima sezione riepilogativa dove è possibile iniziare a muovere i primi passi, insieme alla pagina degli aggiornamenti dalla quale è possibile aggiornare il core di WordPress, i plugin, i tema e le traduzioni;
  • Articoli: qui puoi visualizzare gli articoli, modificarli, crearne di nuovi, creare categorie e tag;
  • Media: tutti i contenuti multimediali come immagini, video, pdf e file di altro genere possono essere caricati qui dentro. Attenzione al limite di peso dei file ed ai formati consentiti (valori che potrai modificare in seguito);
  • Pagine: qui puoi creare nuove pagine e modifcare quelle esistenti;
  • Commenti: lista di tutti i commenti, qui trovi quelli approvati, quelli in spam, quelli cancellati;
  • Aspetto: dentro questa sezione ti sarà possibile attivare un tema, personalizzarlo, impostare dei widget per la sidebar, creare e posizionare un menu, modificare lo sfondo delle pagine ed avere accesso all’editor del tema (sconsigliato);
  • Plugin: in quest’area potrai aggiungere e cancellare un plugin ed avere accesso all’editor del plugin (sconsigliatissimo);
  • Utenti: trovi la lista degli utenti (puoi modificare i dati degli utenti), aggiungere un nuoo utente ed assegnarli il ruolo che più desideri, e modificare il tuo profilo;
  • Strumenti: qui puoi attivare degli strumenti (ad esempio il convertitore di categorie e tag), importare ed esportare gli articoli ed i commenti di un altro blog, verificare lo stato di salute del sito, esportare o eliminare i dati perosnali di un utente (funzione importante per la GDPR, ovvero la legge sulla privacy);
  • Impostazioni: questo è il cuore di WordPress ed è qui che potrai modificare importanti dati come l’indirizzo del sito, l’email dell’amministratore, il formato della data, la lingua. Nella sezione Impostazioni potrai scegliere se mostrare gli articoli od una pagina in particolare nella home page,e quanti articoli mostrare nel blog e negli archivi. Inoltre potrai modificare la struttura dei permalink, scegliere la pagina della Privacy, scegliere se attivare i commenti o ricevere pingback, e tanto altro ancora;

L’area amministrativa di WordPress può essere modificata: puoi creare nuove sezioni o sotto pagine e scegliere la loro priorità di visualizzazione.

Inizialmente ti ho accennato al fatto che la Bacheca di WordPress ha un doppio significato, questo perché non appena ti sarai loggato, la prima schermata che vedrai (la prima scheda che si aprirà) sarà proprio quella della sezione chiamata “Bacheca”. In questa sezione ci sono alcuni blocchi riepilogativi come ad esempio:

  • Benvenuto: un messaggio di benvenuto che per la prima volta di aiuta a muovere i tuoi primi passi dentro il pannello, aiutandoti a personalizzare il sito, odificare la pagina iniziale, creare nuovi post e gestire widget e menu.
  • In sintesi: con il conteggio degli articoli e delle pagine, oltre alla versione di WordPress ed il tema attivo;
  • Attività: con la lista degli ultimi 5 articoli pubblicati;
  • Bozza rapida: un form con il quale puoi rapidamente creae una bozza di articolo inserendo il titolo ed il contenuto (senza alcun tipo di formattazione), inoltre alla lista delle ultime bozze;
  • Stato di salute del sito: in questo blocco trovi inun riepilogo delle informazioni sullo stato di sicurezza del e delle prestazioni del tuo sito;
  • Eventi e notizie su WordPress: le ultime novità ed eventi relativi a WordPress (con meetap e wordcamp).

Attivando nuovi plugin è possibile che questi attivino ulteriori box nella Bacheca. Ad ogni modo potrai nascondere ognuno di questi box tramite le “Impostazioni schermata”.

Utenti e ruoli

WordPress ha una vera epropria area utenti che può essere gestita in diversi modi. Ogni utente ha un ruolo ed ogni ruolo ha dei permessi – detti anche capacità – ben precisi.

I ruoli nativi degli utenti di WordPress sono:

  • Amministratore: è il livello più alto. Puoi accedere a tutte le aree del backend di WordPress.
  • Editore: l’utente può gestire gli articoli, modificarli, cancellarli, crearne di nuovi.
  • Autore: questo ruolo permette agli utenti di creare un nuovo articolo e gestire soltanto i propri articoli.
  • Contributore: può soltanto scrivere un articolo e decidere se salvarlo in bozza od inviarlo a revisione, non ha il permesso di pubblicazione.
  • Sottoscrittore: ha accesso solo al suo profilo.

Altri ruoli che potresti trovare sono “Super admin” (quando decidi di creare un multisite) e “nessuno” (quando non vuoi che l’utente abbia accesso in alcun modo all’area utenti).

È possibile disabilitare o creare nuovi ruoli utente. Alcuni plugin importanti hanno creato nuovi ruoli, per esempio WooCommerce ha creato i ruoli di Cliente e Gestore Negozio, mentre SEO by Yoast ha creato nuovi ruoli come SEO Editor e SEO Manager.

Tutti gli utenti a cui è stato assegnato un ruolo possono accedere al loro profilo e modificarne i dati. Ad esempio è possibile modifciare il nome, l’indirizzo email, la password, inserire una biografia (non tutti i temi la supportano), ecc.

Se nel sito è stato installato WooCommerce, l’utente con il ruolo “Cliente” non avrà accesso al classico backend di WordPress, ma potrà accedere ad un pannello incorporato nella grafica del sito, dove potrà modificare anche i suoi dati di spedizione e di fatturazione, oltre a visualizzare gli ordini ed i downloads.

Widgets e menu

Il menu è un elemento molto importante all’interno delle pagine del nostro sito web. Le voci del menu ci aiutano a navigare all’interno del sito e quindi a migliore la user experience.

Tutti i temi WordPress hanno preventivamente progettato uno spazio dove far visualizzare il menu nella parte alta della pagina. Nella stragrande maggioranza il menu di navigazione è visibile nell’header del sito, accanto o sotto al logo.

All’interno del tuo pannello WordPress, sotto ad “Aspetto” trovi la voce menu. Qui potrai creare un nuovo menu ed impostare la posizione di visualizzazione.

Altre posizioni in cui potrai mostrare il menu è il footer oppure la sidebar.

Widgets

I widget di WordPress sono degli elementi nati per essere inseriti all’interno della sidebar di un blog. Oggi è possibile inserirli anche in altre parti del template e spesso li ritroviamo anche nel footer.

Alcuni dei più famosi widget di WordPress:

  • Tag cloud: la lista dei tag più utilizzati tra gli articoli del blog;
  • Articoli recenti: lista degli ultimi articoli pubblicati;
  • Menu di navigazione: un elenco di pagine precedentemente impostate nel menu;
  • Cerca: un form di ricerca per consentire agli utenti di trovare un articolo di loro gradimento;
  • Commenti recenti: la lista degli ultimi commenti pubblicati dagli utenti;
  • Pagine: l’elenco delle pagine pubblicate sul sito;
  • Testo: un editor testuale dove inserire un test, un’immagine, un link, ecc…;
  • Categorie: l’indice delle categorie e sottocategorie presenti all’interno del blog;

Oltre ai classici widgets di default, alcuni plugin e temi mettono a disposizione ulteriori widget. Ad esempio installando WooCommerce portai inserire tantissimi widget per mostrare i prodotti, i filtri, ecc.

Sicurezza su WordPress

Quando decidiamo di bassare il nostro progetto online su WordPress, dobbiamo mettere in conto il fattore sicurezza.

WordPress è un open source ed ha all’attivo una grande community di professionisti che ogni giorno lavorare per migliorare la piattaforma. Ciononostante potrebbe capitare che il tuo sito venga hackerato per i più disparati motivi.

Per mantenere WordPress sicuro è necessario prestare attenzione ad alcuni accorgimenti:

  • Mantieni i plugin aggiornati. A distanza di tempo potresti imbatterti in plugin che non vengono aggiornati da mesi, se non addirittura da anni. Periodicamente ti consiglio di verificare lo stato dei plugin, mantenerli sempre aggiornati e soprattutto cancellare o sostituire i plugin con aggiornamenti fermi alla preistoria. In particolare, i plugin che devi subito disattivare sono quelli che hanno superato le 2 major release, ovvero gli aggiornamenti delle versioni che vanno per esempio da WordPress 3.0 a 4.0, da 4.0 a 5.0, ecc… mentre le minor release sono 4.1, 4.2, 4.3, ecc…
  • Manienti il core di WordPress aggiornato: fai sempre in modo che la versione di WordPress sia sempre aggiornata. In questo modo avrai meno possibilità che un hacker sfrutti una vulnerabilità per entrare nel tuo sito.
  • Mantieni i temi aggiornati. Tutti i temi installati ed il tema attivo devono rimanere costantemente aggiornati. Come già specificato sopra, dovresti mantenere soltanto due temi: quello attuale ed uno di default (io ad esempio tengo sempre la copia del tema twentytwenty o comunque dell’ultimo tema creato da WordPress).
  • Installa il plugin Wordfence: in questo modo potrai bloccare i tentativi di login errati da parte di utenti malintenionati, bloccare gli IP provenienti da Paesi stranieri e che tentano di forzare il login, verificare la presenza di evenutali virus, notificarti evenutali anomalie.
  • Cambia l’username dell’amministratore: quando installi WordPress assicurati di non inserire “admin” come username. Sebbene tu faccia in modo di non mostrare il tuo username, e quello dei tuoi utenti iscritti, da nessuna parte, esiste un modo per visualizzare la lista degli utenti.
  • Regolari backup: con il plugin UpdraftPlus puoi generare dei backup automatici sia dei file che del database e decidere di inviarli ad uno storage esterno come ad esempio Google Drive. Nel caso in cui dovessi riscontrare dei problemi, potrai ripristinare il sito all’ultima versione funzionante del backup.
  • Password complesse: assicurati sempre di utilizzare una password complessa per accedere alla dashboard della tua installazione WordPress. Utilizza delle app per conservare le tue password ed evitare dunque di dimenticarle e di doverle digitare manualmente.
  • Cambia l’URL del pannello amministrativo: con il plugin WPS Hide Login puoi cambiare l’URL di accesso a wp-admin, in questo modo eviterai che gli hacker eseguano un attacco verso la pagina di accesso con l’obiettivo di trovare la password ed accedere al pannello.

Per facilitarti il compito, WordPress ha reso possibile attivare i vari aggiornamenti automatici sin dalle ultime versioni. Più precisamente puoi segliere di attivare singolarmente l’aggiornamento del core, l’aggiornamento di uno o tutti i plugin e l’aggiornamento dei tema. Inoltre è possibile scegliere se far aggiornare automaticamente WordPress per le minori versioni o anche per quelle maggiori.

Prima di qualunque aggiornamento e modifica cosniglio sempre di effettuare un backup di file e database dell’intero sito. In questo modo, qualora incorressi in malfunzionamenti, potresti subito ripristinare la versione più recente del sito.

Prima di andare online

Prima di andare online ci sono dei piccoli check da fare, che ti faranno evitare degli errori che in futuro potrebbe compromettere la visibilitàà del sito ed il suo funzionamento, oltre a farti perdere una marea di tempo ed i energia.

Checklist prima di mettere online WordPress

  • Verifica che il tuo sito sia visibile ai motori di ricerca. Per fare questo vai su Impostazioni > Lettura e verifica che non sia selezionata la voce “Scoraggia i motori di ricerca[…]”.
  • Assicurati che il sito sia visibile a tutti, anche ai non loggati. Per esserne certo, apri il sito tramite la navigazione anonima del tuo browser. Se il tuo sito non dovesse essere visibile, prova a verificare se hai per caso attivato un plugin che permette di mettere in manutenzione (coming soon o work in progress) il sito.
  • Metti online il sito solo quando hai del contenuto da mostrare ai tuoi utenti. Se un utente entra nel tuo blog e trova il sito completamente vuoto, privo di contenuti, perché mai dovrebbe ritornare o rimanere sul tuo sito?

SEO su WordPress

Se vuoi che il tuo sito sia trovato tramite i motori di ricerca e che gli articoli del tuo blog vengano mostrati su Google, è necessario che il tuo sito venga ottimizzato per i motori di ricerca. Da qui la parola SEO (Search Engine Optimization).

Dovremo ottimizzare WordPress dal punto di vista SEO e per farlo avremo bisogno di conoscere alcune impostazioni di WordPress ed altri strumenti utili. Leggi anche la mia guida sulla SEO.

Per iniziare ad ottimizzare il tuo sito in WordPress, ti consiglio di installare il plugin Yoast by SEO che ti permetterà di scrivere la meta <title> e la meta description.

Rendi visibile il tuo sito WordPress per i motori di ricerca

È il punto più banale che possa esistere e allo stesso tempo è uno degli errori più commessi online.

Può capitare di dover mettere il “noindex” ad una o più pagine del sito o di inibire la visibilità anche all’intero sito. I motivi possono i più disparati, per esempio il tuo sito non è ancora pronto e non vuoi ancora che Google indicizzi il sito.

Come sapere se una o più pagine del sito non sono indicizzabili?

Con il meta tag noindex possiamo far capire ai motori di ricerca che non desideriamo mostrare le pagine del sito nei risultati di ricerca.

Con il noindex chiediamo a Google di non mostrare il nostro sito web in SERP.

P.S. Google potrà comunque entrare nelle pagine ed inserirle nel suo indice. Solo che con molta probabilità non mostrerà i tuoi risultati.

In pratica con il meta tag noindex blocchiamo la possibilità di essere trovati dai motori di ricerca. Ecco perché è fondamentale controllare che nessuna pagina sia “nascosta” prima di andare definitivamente online.

Per farlo devi prima di tutto andare su Impostazioni > Lettura all’interno del tuo pannello amministrativo, secondariamente verifica che il checkbox accanto alla voce “Visibilità ai motori di ricerca” non sia abilitato. Se così fosse “togli la spunta”!

Per essere certi che il sito sia stato “nascosto” in altri modi, apri il sito dal front-end, clicca su CTRL+U e verifica se nella sorgente è presente il meta tag:

<meta name="robots" content="noindex"> 

Un altro modo per verificare che il sito, o parti di esso, non venga oscurato ai motori di ricerca è quello di controllare il file robots.txt che trovi nella root principale del tuo server.

A meno che il tuo sito non sia stato toccato da altre persone, non c’è alcun motivo per cui il file robots debba essere stato modificato.

Crea una Sitemap su WordPress

Per fare in modo che Google indicizzi tutte le pagine del tuo sito, è necessario creare una mappa con dentro tutte le pagine e gli articoli pubblicati.

Lo strumento di cui ti sto parlando, e che ti servirà per migliorare la SEO su WordPress, si chiama Sitemap e viene creata in formato XML.

Per creare una sitemap su WordPress molto velocemente, e soprattutto in maniera automatica, puoi utilizzare il plugin SEO by Yoast.

La sitemap principale verrà divisa in più sitemap: articoli, pagine, categorie, tag, ecc…

La Sitemap va inviata a Google tramite la Search Console.

WordPress per gli sviluppatori

Per te che sei un web developer ho preparato una lista degli elementi che sicuramente ti saranno utili durante il tuo lavoro. WordPress è sviluppato in PHP ed accompagnato da JavaScript.

Il linguaggio di programmazione di WordPress

Il linguaggio di programmazione principale di WordPress è PHP. Il sito comunica con il database MySQL tramite PHP o Ajax.

Per esempio quando estrapoli il testo di un articolo dal database lo fai tramite PHP, mentre quando salvi la bozza di un articolo nel backend questo processo viene operato da Ajax.

Il bello di WordPress è che con un po’ di fantasia ed una conoscenza di programmazione puoi creare un sito web completo. Non solo un semplice blog o sito vetrina, ma anche un vero e proprio ecommerce con funzioni avanzate od un sito di e-learning dove erogare videocorsi.

Per modificare il layout delle pagine del sito è necessario lavorare sul codice HTML e sul CSS (tramite i fogli di stile).

Per diventare WordPress developer è necessario conoscere: PHP, MySQL, CSS, HTML, JavaScript.

Personalizzare WordPress

Per creare delle nuove funzionalità tramite tema o plugin è opportuno imparare a conoscere il core di WordPress.

  • Taxonomy
    Le tassonomie sono utilizzate per raggruppare dei termini. La classica tassonomia è la “categoria” o il “tag”. Gli elementi contenuti all’interno delle tassonomie si chiamano “termini” (terms).
  • Sidebar
    Puoi registrare una o più sidebar rispetto a quella già esistente. Scegli dove mostrare la sidebar: per esempio potresti creare una sidebar per la colonna di sinistra ed una per la colonna di destra, oppure in alcuni temi trovi già registrata una sidebar per inserire dei widgets nel footer.
  • Menu di navigazione
    Oltre al menu di navigazione principale puoi creare ulteriori menu da mostrare nelle posizioni che preferisci.
  • Custom post type
    Fanno parte dei post sia gli articoli che le pagine. Con WordPress puoi creare dei post personalizzati. Per farti un esempio concreto, un tipico custom post type è la pagina “prodotto” di WooCommerce.
  • Meta data
    Le informazioni aggiuntive di un post o di un utente vengono memorizzati nel database sottoforma di meta data. Nel caso di un post questi dati si trovano nella tabella “wp_postmeta” e degli utenti “wp_usermeta”.
  • Widgets
    I widgets sono dei contenuti da mostrare nelle sidebar. Tra i widgets più conosciuti posso elencarti il tag cloud, i commenti recenti, gli ultimi articoli, lista delle pagine.
  • Blocchi di Gutenberg
    Nell’ultima major release di WordPress il vecchio editor ha lasciato spazio al nuovo sistema a blocchi con il quale è possibile creare nuovi elementi come titolo, paragrafo, immagine, in blocchi separati l’un dall’altro. Per uno sviluppatore è possibile creare dei blocchi personalizzati.
  • Meta box
    I metabox sono dei box personalizzabili che solitamente vengono visualizzati nel pannello di WordPress, precisamente sotto l’editor principale. Puoi sviluppare dei meta box personalizzati e scegliere all’interno di quali post type renderli visibili.
  • Shortcodes
    Gli shortcode sono dei pezzetti di codice scritti tra parentesi quadra (es. [nome-shortcode] ) che vanno aggiunti all’interno dei post di WordPress o che puoi richiamare in determinate aree del sito. Servono a richiamare una funzione senza dover riscrivere ogni volta tutto il suo codice.
  • Hooks
    Gli hooks sono dei ganci a cui collegare delle funzioni. Fanno parte degli hooks sia le “actions” che i “filters”. Con le actions puoi aggiungere delle nuove funzioni, mentre con i filtri puoi applicare delle modifiche di funzioni già esistenti. In entrambi i casi puoi stabilire la priorità con la quale renderli effettivi rispetto ad altri stessi hooks.
  • Child theme
    Il child theme sarebbe il “figlio del tema principale” e ne creiamo uno quando dobbiamo apportare delle modifiche al tema.
  • Options API
    All’interno del database troviamo la tabella wp_options dove vengono registrate tutte le personalizzazioni che abbiamo fatto sul sito, tramite il tema, i dati dei widgets, ecc. Puoi creare delle nuove “opzioni” sia tramite il tema che tramite plugin. Quando disattiverai il plugin o cambierai tema, i dati rimarranno salvati all’interno del database, a meno che tu non preveda la loro cancellazione al momento della disattivazione del tema o plugin.

Conclusione

In questa guida di WordPress ho voluto illustrare una panoramica ampia sulla sua struttura e sul suo utilizzo. Ho specificato tutte le aree e gli aspetti più importanti di WordPress.

Questa guida ti è utile sia che tu voglia imparare a creare un blog con WordPress che tu voglia creare un sito più complesso e personalizzato.

Gloria Ingrassia
Web designer

Sono una web designer specializzata nella realizzazione di siti web fatti in WordPress. Offro le mie competenze nel web design e digital marketing a professionisti e piccoli brand che desiderano creare un sito web moderno, personalizzato e disegnato attorno al proprio brand, con una strategia sostenibile nel tempo che non li costringa a creare contenuti ogni giorno.

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"WordPress: la guida completa – manuale"
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