Freelance: come far quadrare i conti e riuscire anche a risparmiare

La vita da freelance è una giungla: gestisci gli orari ed i giorni di lavoro, decidi di andare in vacanza quando vuoi, scegli i clienti con cui lavorare.

Il rovescio della medaglia però è che devi anche decidere a tavolino quanto guadagnare alla fine di tutto questo tran tran.

Mentre da dipendente non ricevi sorprese perché sai già qual è lo stipendio minimo che giungerà a fine mese sul tuo conto corrente, quando diventi freelance non puoi sapere con certezza il fatturato che ricaverai.

La parola magica dietro a tutto questo fardello è la pianificazione.

Se non pianifichi nel dettaglio quanti soldi hai bisogno per vivere e quanti ne devi fatturare, carə amicə freelance, a fine anno, i conti non torneranno.

Allora come fare a non farti trovare impreaparatə e riuscire a far quadrare i conti, trovando anche il modo di mettere da parte dei risparmi?

Ti racconto come gestisco io la mia attività:

  1. Da quando ho aperto la partita IVA ogni mese riporto le mie entrate e le mie uscite nel bilancio mensile ed annuale all’interno di un foglio di Drive. In questo modo ho sempre un report che mi dice dove spendo di più e con quali prodotti/servizi fatturo maggiormente.
  2. Quello che ho dovuto imparare nel corso del tempo è stato pianificare in anticipo gli obiettivi da raggiungere nei mesi a venire. Sottolineo il fatto che l’ho dovuto imparare perché quando diventi frelance nessuno ti consegna un manuale di sopravvivenza: dovrai tirarti su le maniche da solə.
  3. Fissare degli obiettivi concreti e fattibili non serve a nulla se poi non specifichi in che modo raggiungerli. A tal proposito creo un piano di marketing con tutte le attività che mi serviranno ad aumentare le visite al sito, il numero di richieste ed il numero di clienti. Senza marketing non si canta messa. Se il marketing ti fa rigettare il pranzo di Natale, le cose sono due: o torni ad essere unə dipendente oppure impari a fare marketing in modo etico senza sembrare un venditore ambulante.
  4. C’è anche da considerare che il mio obiettivo di fatturato non casca giù dall’albero da solo. Ed infatti mi ritaglio del tempo per analizzare i prodotti/servizi da offrire ai miei clienti e stabilisco un prezzo coerente con le mie competenze, la mia esperienza e la mia nicchia di mercato. Insomma, se vuoi fatturare X devi vendere n. prodotti al prezzo Y.
  5. Siccome la vita è una sola e non voglio passarla soltanto a lavorare, ho deciso che voglio anche godermela. E per questo motivo ogni volta che raggiungo un obiettivo importante, mi premio con un regalino, una piccola gita fuori porta od un viaggio (a me la scelta).
  6. C’è da considerare anche che tra 20 anni il mondo del digitale potrebbe completamente stravolgersi. Indi per cui è evidente l’importanza di pararsi la parte con cui ci si siede e creare un piano di accumulo per il futuro. Alias = risparmi. Per cui ho consapevolmente scelto di mettere da parte una percentuale dei miei guadagni. Per iniziare, vanno bene almeno 6 mesi di mensilità nel caso in cui dovesse abbattersi una tempesta tropicale e per qualche mese non riuscissi più a lavorare.
  7. Noi freelance possiamo scegliere quanto fatturare e fare in modo che ciò accada. Ed è anche per questo motivo che dobbiamo investire una parte dei nostri guadagni per non ritrovarci seduti per terra quando il nostro business principale andrà in frantumi per via di una pandemia, dei satelliti che escono dall’orbita o dell’invasione di esseri viventi provenienti da un’altra galassia. Per dirla semplice, dobbiamo avere delle entrate extra.

Questi erano i miei 7 punti principali con cui riesco a far quadrare i conti della mia attività.

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